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Attività invernali nei vigneti

Riposo invernale e in erba

Gemme in letargo

Con riposo invernale si intende il periodo di inattività dell'apparato vegetativo, a causa di temperature eccessivamente basse (riteniamo che la temperatura minima per l'attività vegetativa sia di circa 10 ° C) in cui si procede alla selezione delle gemme per l'anno successivo con potatura.

Questo periodo intercorre, fisiologicamente parlando, dalla caduta completa delle foglie al pianto.
In questo lasso di tempo le gemme sono definite ibernanti e presentano al loro interno tre apici vegetativi, tra cui il centrale nonché il maggiormente sviluppato come unico fertile e portatore di grappoli (sono già presenti all'interno della gemma insieme ad alcune foglie!).

Il pianto

Con l'innalzamento delle temperature durante la primavera, l'attività radicale si riattiva e il movimento linfatico si nota con la fuoriuscita della linfa dai tagli di potatura, questo periodo viene appunto definito “il pianto”.

In concomitanza al pianto si ha l'inizio dello sviluppo della gemma con la fase di “gemma cotonosa” che presenta appunto un rigonfiamento cotonoso che la protegge ancora dal freddo.

Si passa quindi alla gemma aperta con la fuoriuscita dell'apice principale comunemente detto “punta verde”, in questa fase la pianta è fortemente sensibile a brinate e gelate mattutine che potrebbero intaccare l'apice vegetativo fertile e quindi compromettere l'intera produzione.

I nemici delle viti

In questo periodo si verificano gli attacchi di due parassiti animali:
Tripide della vite
• Nottua

Il tripide della vite

Il tripide è un Tisanottero di piccole dimensioni (inferiori a un millimetro) che sverna allo stadio adulto nelle asperità del legno.

Al germogliamento si porta sui germogli appena originati, su cui inizia l'attività trofica ovideponendo dentro ai tessuti vegetali neo formati, da qui si origina una zona necrotica in cui si sviluppa la prima generazione di larve che sfarfalla tra maggio e giugno.

Il danno alla vegetazione si presenta con deformazione dei tralci e delle foglioline in prossimità dell'attività dell'insetto.
Questa avversità viene monitorata tramite l'applicazione di trappole cromotropiche blu.

La nottua

La nottua è un lepidottero di medie dimensioni (50-60 mm di apertura alare) che sverna allo stadio di larva dell'ultima età all'interno del terreno.

Con l'arrivo della primavera ne fuoriescono e riprendono l'attività alimentare, a spesa delle gemme ingrossate che vengono accecate e dei giovani germogli che vengono distrutti.

A metà aprile raggiungono la maturità per dare adulti che volano intorno a fine maggio.
La seconda generazione vola allo stadio adulto a fine giugno.

Essendo un danno molto visibile il monitoraggio viene effettuato senza l'ausilio di trappoli e nel caso di intervento si procede alla raccolta manuale delle larve durante la notte quando queste fuoriescono dal terreno per nutrirsi.